Sembra destinata a non placarsi la polemica legata al capodanno sassarese e all’assenza di coinvolgimento delle associazioni e ccn presenti in città. Per questo, proprio nel pomeriggio, i consiglieri comunali Rizzu, Ginesu, Andria, Manca e Demurtas hanno protocollato una richiesta di convocazione delle commissioni consiliari attività produttive congiuntamente a cultura e spettacolo per l’audizione dei rappresentanti di pubblici esercizi, ccn e strutture ricettive.
“Come già fatto a marzo, ottobre e novembre – scrive Massimo Rizzu, capogruppo di Sassari Civica -, abbiamo deciso di depositare l’ennesima richiesta di convocazione delle commissioni per incontrare le associazioni di categoria e i ccn presenti in città, al fine di discutere ed elaborare proposte di eventi, manifestazioni culturali e di spettacolo per animare la città nel corrente anno, ma soprattutto perché riteniamo che sia lo strumento più corretto per favorire la partecipazione e il coinvolgimento degli operatori nella stesura del calendario degli eventi dei prossimi mesi. La programmazione e l’ascolto sono assolutamente necessari se si vuole restituire un ruolo cardine a due settori fortemente penalizzati (quello della cultura e della attività produttive), e che hanno necessità di trovare supporto vero da parte delle istituzioni. Basta con questo atteggiamento di indifferenza nei loro confronti”.
Nei social e nelle chat private è diventato virale il forte malcontento di cittadini ed esercenti, questi ultimi, in molti casi, costretti a non poter aprire le proprie attività poiché la città era completamente deserta. Molti si chiedono se, pur non essendo ricorrente l’organizzazione del capodanno, non sia il caso, invece, di dedicare maggiore attenzione alla notte del 31 dicembre attraverso l’organizzazione di eventi e spettacoli che puntino alla destagionalizzazione e ad offrire un’alternativa alle altre realtà vicine.
“L’incontro con le realtà imprenditoriali deve essere – prosegue Andria, capogruppo Misto di Minoranza –propedeutico, vista l’assenza su questo tema di chi governa la città, per creare finalmente un sistema che in qualche maniera vada ad arricchire l’offerta culturale della città, degli eventi, della valorizzazione dei siti archeologici e storici (di ciò se ne parla da anni ma sembrerebbe essere dimenticato) di modo che Sassari possa essere più attrattiva. Questa occasione deve servire per dare valore agli operatori commerciali e culturali proprio con il sistema dell’ascolto, e contro l’idea assurda del sindaco che ritiene questo metodo un inutile assemblearismo”.
Il consigliere Ginesu, invece, afferma: “Debbo segnalare, purtroppo, un ulteriore decadimento del senso civico di questa città. Che non può permettersi, specie in questo periodo post pandemico di grandi privazioni, di trascurare la normalissima esigenza di poter festeggiare una ricorrenza come il capodanno.
Penso anche che ci siano famiglie che non si possono permettere il cenone nei ristoranti, e avrebbero fatto volentieri un brindisi in piazza se qualcosa fosse stato loro offerto come intrattenimento. Un intrattenimento al passo con i tempi (quindi non anacronistici balli di gruppo) e adeguato ai fondi disponibili, con i quali si poteva sicuramente fare di più e meglio. Cosi come debbo altrettanto segnalare che si è negato il supporto e il coinvolgimento delle associazioni di categoria per rivitalizzare il centro della città, le sue attività ricettive e commerciali, per dare almeno la speranza di poter uscire da una crisi economica che sembra senza fine. I fatti dell’ultimo dell’anno sono solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo di tanta delusione.Io comunque non ci sto, e farò quanto possibile per coinvolgere chiunque abbia a cuore questa città per lavorare ad invertire questa rotta verso l’oblio, lo meritano i miei concittadini e lo merita la nostra Sassari”.
