Ammontano a poco meno di 98 milioni di euro in tre anni (su un totale di 600 milioni) le risorse stanziate a favore della sanità e delle politiche sociali della Sardegna nell’ultima variazione di bilancio approvata in Consiglio regionale. “Continuiamo a investire sul nostro sistema sanitario e, in particolare, su chi ogni giorno è impegnato in prima linea per garantire l’assistenza e le cure nei nostri ospedali e sul territorio. Tra le misure più importanti approvate – dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas – lo stanziamento di 46,5 milioni di euro per la proroga dei contratti per l’emergenza Covid, che ci consentirà di non disperdere professionalità preziose per il nostro sistema sanitario. Non dobbiamo dimenticare – precisa il Presidente – che la Regione, nonostante la fine dello stato d’emergenza, era già intervenuta con risorse proprie per prorogare i contratti del personale sanitario. Oggi la pandemia non è ancora completamente alle spalle, ma, soprattutto, in questo momento storico, abbiamo bisogno di tutte le forze disponibili per rilanciare il nostri ospedali e le cure territoriali”.
Tra le risorse stanziate nella variazione di bilancio, tre milioni di euro sono destinati al personale dedicato all’attuazione dei progetti previsti dagli investimenti della Missione 6 del Pnrr. (poco meno di 280 milioni di euro, tra Pnrr, Pnc e cofinanziamento regionale). “La realizzazione degli ospedali d comunità, delle case della comunità e delle centrali operative territoriali, così come l’implementazione della telemedicina – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – rappresentano una grande sfida per l’Isola e per tutto il sistema sanitario nazionale. Un’opportunità che non vogliamo perdere e che ci consentirà di realizzare un modello d’assistenza moderno e più efficiente”.
Impegno economico anche sul fronte delle strutture assistenziali e di riabilitazione con lo stanziamento di oltre 14 milioni per l’incremento delle tariffe. “Una risposta doverosa – dichiara l’assessore Doria – alla richiesta d’aiuto sollevata da chi opera per garantire servizi che svolgono una funzione fondamentale e sui quali l’aumento dei costi ha avuto un impatto fortissimo”.
Inoltre 2 milioni di euro (1 milione l’anno per il 2023 e il 2024) sono stati destinati alle misure a favore dei malati di Sla, mentre il Fondo antiusura per le famiglie è stato incrementato di 1,6 milioni di euro (per l’anno in corso).