È polemica per le parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese. In un’intervista a La provincia di Como, commentando uno stupro avvenuto in centro, aveva detto “se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola, come nel caso del pachistano che ha violentato e ferito la donna nella cabina telefonica a Porta Torre. E mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli”.
“Sindaco di Como: i migranti in Barbagia. Ormai l’inflazione di stupidaggini è a tripla cifra” il commento di Pier Luigi Bersani su twitter. “Siamo sicuri che il sindaco di Como, tal Alessandro Rapinese, voglia prontamente scusarsi con tutti i barbaricini e tutti i sardi per l’infelice battuta sulle zone desertiche della stessa Barbagia in cui trasportare gli immigrati e siamo altrettanto sicuri che non si limiterà a parole ma lo voglia fare comprando degli spazi pubblicitari nella sua città e nei quotidiani lariani pubblicizzando la prossima edizione di ‘Autunno in Barbagia’”, dice il deputato sardo di FdI Salvatore Deidda. “La zona deserta è la sua testa, non la Barbagia”. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le affermazioni del sindaco di Como sulla Sardegna.
“Il clima elettorale sta offuscando la lucidità di giudizio di qualche personaggio in cerca d’autore. Il sindaco di Como sappia che in Barbagia, quando siamo stati chiamati a farlo, noi abbiamo accolto gli immigrati nel migliore dei modi. Con la nostra cultura di sempre, che è quella dell’aggiungi un posto a tavola. Se vuole c’è un posto anche per lui: avrà l’occasione di provare l’ospitalità della Sardegna. E anche l’orgoglio di un popolo che sa farsi rispettare”. Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), replicando al sindaco di Como Alessandro Rapinese, il quale ha ipotizzato che i migranti irregolari potrebbero essere trattenuti in “ampie zone deserte della Barbagia”.