Contributi per abbattere barriere architettoniche nelle abitazioni private

sardegna

Approvati gli indirizzi operativi per l’erogazione dei contributi ai privati per abbattere le barriere architettoniche, con due importanti novità: vengono fissate le direttive per finanziare con i fondi regionali anche le costruzioni realizzate dopo il 1989, così come deciso dalla legge regionale 22, e vengono incrementati i contributi per i meno abbienti. Con la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta su proposta dell’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, viene infatti disciplinato il regolamento che dà a tutti gli effetti attuazione alla legge, per consentire anche a chi risiede in alloggi privati costruiti o integralmente recuperati sulla base di un progetto presentato dopo l’11 agosto 1989 di accedere ai contributi regionali del Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla pari degli inquilini degli alloggi costruiti prima di quella data.

“La Regione è impegnata a mettere in campo iniziative, progetti, misure utili ad agevolare l’autonomia di tutte le persone, in particolar modo di quelle con difficoltà fisiche o psichiche, e a rendere più vivibili gli spazi, sia quelli domestici e sia quelli urbani”, spiega il Presidente della Regione Christian Solinas. “La pandemia ci ha costretto a rivedere i modelli abitativi, lavorativi, ricreativi, sportivi, incidendo sulla sfera privata di ognuno di noi. In un momento ancora complicato come quello attuale sentiamo il dovere di sostenere stili di vita sani e il più possibile improntati al benessere: contribuire con un reale sostegno economico e normativo all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici è scuramente uno dei modi per farlo”, ha concluso il Presidente.

“Con questa delibera portiamo a compimento il lavoro cominciato nel corso della Legislatura per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche e rendere più vivibili le abitazioni, soprattutto quelle delle famiglie più bisognose, in linea con il lavoro di ammodernamento che l’Assessorato dei Lavori Pubblici sta portando avanti sul fronte dell’edilizia privata e pubblica”, spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris. “Quella appena approvata era una misura particolarmente attesa: gli indirizzi operativi appena approvati uniformano la materia e rappresentano un valido strumento d’aiuto per le famiglie. I fondi verranno distribuiti ai Comuni sulla base delle domande che avranno superato le verifiche previste per l’istruttoria”, ha concluso l’Assessore Salaris.

Per preservare il principio di parità di trattamento, sia per l’accesso e sia per l’entità del contributo, verranno predisposte tre distinte graduatorie: quella per gli inquilini degli “Edifici Ante 1989”, finanziata sia con risorse regionali che statali e nel rispetto della normativa nazionale; quella per gli inquilini degli “Edifici Post 1989”, finanziata con risorse regionali e nel rispetto della normativa nazionale; quella per altri beneficiari a cui saranno destinati fondi regionali dopo il completo soddisfacimento delle prime due graduatorie. In quest’ultimo caso – e questa è un’altra delle novità apportate con la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta – saranno agevolate le fasce di reddito meno abbienti: verrà consentito l’accesso al contributo ai beneficiari già presenti nelle due graduatorie ma con un indicatore ISEE del nucleo familiare inferiore o uguale a 20.000 euro. Definite anche le fasce dell’indicatore ISEE (fascia A da 0 a 5.000 euro; fascia B da 5.001 a 10.000 euro; fascia C da10.001 a 15.000 euro; fascia D da 15.001 a 20.000 euro).

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