La Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha approvato le linee di indirizzo per la stabilizzazione del personale assunto con contratto flessibile dalle aziende sanitarie durante l’emergenza Covid-19.
“Il futuro delle cure e dell’assistenza in Sardegna passa attraverso gli investimenti e al potenziamento dei servizi e delle strutture. La stabilizzazione del personale sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza Covid non è solo uno strumento fondamentale per non disperdere le tante professionalità che hanno contribuito in maniera determinante a garantire l’assistenza nel corso della pandemia, ma rappresenta un ulteriore passo in avanti nella direzione che abbiamo tracciato. Abbiamo ripreso a investire nella sanità sarda. Senza personale i nostri presidi non possono funzionare e questa è la lezione più significativa che la pandemia ha impartito all’intero sistema sanitario nazionale dopo anni di mancata programmazione e tagli, scelte sbagliate che hanno lasciato un segno profondo e alle quali stiamo ponendo rimedio con ogni sforzo possibile”, dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas.
“Con questo provvedimento abbiamo tracciato il perimetro che consentirà di attivare procedure omogenee a livello regionale per la stabilizzazione del personale che abbia maturato i requisiti previsti dall’attuale normativa”, dichiara l’assessore Nieddu. “Parliamo di medici e di personale del ruolo sociosanitario e del comparto – precisa l’assessore – che al 30 giugno abbiano maturato diciotto mesi di servizio, svolti negli ultimi otto anni con contratto flessibile e a condizione che almeno sei mesi, anche non continuativi, rientrino nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno dell’anno in corso. Il personale sanitario rappresenta la risorsa più preziosa del nostro sistema, valorizzare le professionalità che operano al suo interno significa assicurare un futuro solido ai nostri ospedali e ai servizi del territorio”
Le procedure di stabilizzazione del personale, da parte delle aziende del sistema sanitario regionale, dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2023.