Ci sono voluti 22 anni, ma il complesso edilizio dell’ex Fondazione Brigata Sassari, in viale Adua, è stato trasformato in un mini campus studentesco, dove l’Ersu, da ottobre, accoglierà 75 studenti. La nuova struttura è stata inaugurata dal presidente dell’Ersu di Sassari, Massimo Sechi, e dal sindaco, Nanni Campus, che oltre vent’anni fa, al suo primo mandato amministrativo, avviò l’iter per convertire i vecchi spazi.
“Siamo riusciti a concretizzare questo progetto che ha avuto tante vicissitudini, tanti stop e tante varianti”, ha commentato Sechi prima del taglio del nastro. “Con l’apertura di questa struttura l’Ersu di Sassari ha un’offerta di 75 posti letto per gli studenti, una dotazione che soddisfa pienamente le richieste, per cui ora ci auguriamo di poter implementare i servizi”.
Nella nuova casa dello studente, completamente ristrutturata, ci sono 37 stanze doppie ed una singola, soppalcate e dotate di angolo cottura e bagno privato. Curattissimo l’esterno della struttura e gli spazi comuni, con aeree verdi aperte anche al pubblico. I lavori hanno avuto un iter travagliato: nel febbbraio 2000, dopo che il Comune aveva espresso la volontà di alienare il bene a favore dell’Ersu di Sassari, l’ente aveva dichiarato di voler recuperare e restaurare l’edificio destinandolo a residenza collettiva per studenti.
Nell’ottobre 2009 si arriva al primo affidamento di progettazione, per un intevento da 7.668.437 euro. Fra finanziamenti regionali e statali l’Ersu riesce ad assicurarsi complessivamente 9 milioni di euro da utilizzare per l’acquisto dell’area e per la ristrutturazione. Il cantiere apre il 28 settembre 2015 e fra varianti in corso d’opera, sospensioni, ricorsi al Tar e vari ostacoli burocratici, la fine dei lavori arriva solo oggi. Gli studenti entreranno nelle stanze il prossimo autunno. (ANSA).