Nell’Isola cresce e si consolida la rete dei centri per la famiglia avviata nel 2020 con il progetto “La famiglia al centro”, finanziato dalla Regione e realizzato in collaborazione con l’Anci Sardegna. Le attività svolte e i risultati raggiunti sono stati presentati questa mattina nel corso di un webinar con oltre 120 partecipanti. Tra i presenti, l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Mario Nieddu, i vertici dell’Anci Sardegna, i rappresentanti delle amministrazioni comunali e le realtà del terzo settore.
A oggi i centri per la famiglia istituiti grazie a uno stanziamento della Regione di 1,2 milioni di euro, sono complessivamente ventitré, a cui si aggiungono ulteriori quattro centri di prossima attivazione, che andranno così a coprire l’intera l’intero territorio regionale (sarà attivo almeno un centro per ciascuno dei 25 ambiti plus).
“Il progetto nasce – dichiara l’assessore Nieddu – per dar vita a un importante strumento di contrasto allo spopolamento attraverso il potenziamento dei servizi a sostegno delle famiglie. Dal suo avvio abbiamo registrato una risposta forte sia da parte degli enti locali, grazie alla loro partecipazione attiva, sia da parte di tutti i portatori di interesse. In piena pandemia i centri per la famiglia sono stati un faro per i cittadini, rispondendo a situazioni di disagio complesse, direttamente o in rete, agendo come autentici collettori dei servizi a sostegno delle famiglie”.
In Sardegna gli ambiti di intervento dei centri per la famiglia spaziano dalla mediazione familiare e consulenza legale, al contrasto al disagio minorile (cyberbullismo, vulnerabilità socio-economica), dal sostegno alla genitorialità, all’educazione, e i cittadini possono accedere direttamente o attraverso i servizi sociali dei Comuni
“Per dare continuità e sostegno all’attività dei centri per la famiglia abbiamo stanziato, per l’anno in corso 650 mila euro, con cui contiamo di potenziare un servizio che sarà sempre più integrato sul territorio anche con il coinvolgimento dei servizi sanitari e sociosanitari, i consultori, le scuole e le associazioni di volontariato, con l’unico obiettivo di puntare al benessere dei cittadini”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.