La Sardegna rimane al 14/o posto in Italia per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire.
La Sardegna – dice il report – mostra alcune lacune negli indicatori relativi al contesto socioeconomico. Ad esempio è ultima per tasso di dispersione scolastica regionale (40% contro il 18% della media nazionale) anche se è al 6° posto per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione in percentuale del PIL. Infine, in termini di disoccupazione, l’Isola è 17° (17° nel 2020) con un tasso del 13,3% (14,7% nel 2020) contro il 9,2% della media italiana, mentre è risultata 15° sia per giovani NEET, che non studiano né lavorano, sulla popolazione tra 15 e 34 anni (30% contro il 19,8%) sia per cittadini inattivi su popolazione in età lavorativa con più di 34 anni (60% contro il 44,4%).
La Sardegna è prima per percentuale di beneficiari sussidio di disoccupazione NASPI: al comando con l’8% della popolazione 15-64 anni). È seconda invece per spesa in interventi e servizi sociali pro capite (243 pro-capite contro i 127 nella media nazionale), e quinta per spesa per Reddito di Cittadinanza. L’Isola è 15a per spesa sanitaria privata (€349 vs media italiana di €479), mentre è 16a per spesa previdenziale media su popolazione over-65 (€928 contro la media italiana di €1.140) e per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (€5.015 vs media italiana di €5.537). (ANSA).