Consultazioni pubbliche, nuovo sistema per i cittadini sardi

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I cittadini sardi potranno partecipare alla vita pubblica grazie al nuovo sistema per le consultazioni pubbliche. Trasparenza e condivisione, a cui si aggiunge una importante spinta verso la dematerializzazione, sono le linee d’azione del nuovo canale di scambio attraverso cui la Regione acquisirà e potrà recepire suggerimenti e contributi sulle azioni programmate e da programmare grazie a una importante evoluzione di carattere tecnico affidata alla società in house Sardegna.it che realizzerà sul sito istituzionale una finestra ad hoc dedicata proprio al dialogo con i cittadini. La finestra web sarà infatti agganciata al nuovo sito istituzionale della Regione che andrà online entro l’estate e all’interno del quale saranno consultabili i moduli per le consultazioni pubbliche. I cittadini potranno dire la loro opinione sulle principali riforme in essere, bandi, gare e partecipare attivamente al processo decisionale.

“La pandemia ha cambiato radicalmente le nostre abitudini e i sistemi di funzionamento e fruizione dei sevizi, con una incisiva accelerazione dal punto di vista digitale – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas – In questo contesto risulta strategico accelerare il processo di open government per un’amministrazione sempre più attenta ai bisogni della società, capace di garantire l’accesso alle informazioni e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, lungo le direttive di promozione dell’apertura e dell’accountability dell’amministrazione regionale”. Il Covid ha infatti indotto non solo le aziende ma anche la Pubblica Amministrazione a rivedere in maniera repentina le modalità di lavoro dei dipendenti per continuare a garantire i servizi trovando quelle soluzioni ‘da remoto’ che prima del Covid avrebbero rappresentato strade difficilmente percorribili. Uno scenario che oltre al rafforzamento dei servizi digitali chiama in causa anche i modelli partecipativi: da qui l’esigenza di realizzare il nuovo sistema per le consultazioni pubbliche.

Un processo che la Regione ha deciso di accelerare con la delibera approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta, stanziando risorse per 370mila euro a valere sui fondi POR- FESR Sardegna 2014-2020, risorse residue e ora utilizzate per il rafforzamento della comunicazione tra cittadini e apparato regionale via web puntando sull’evoluzione (e il superamento) del progetto “Partecipa 2.0”.

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