“I dati dei flussi turistici verso la Sardegna in occasione delle festività pasquali rappresentano un segnale incoraggiante per la ripresa di uno dei settori vitali dell’economia isolana. Nonostante le tante difficoltà, è tornata la voglia di viaggiare e l’Isola è stata protagonista nelle scelte di coloro che hanno deciso di fare una vacanza, seppur breve, nel fine settimana appena trascorso. La conferma del mercato interno e la sicura ripresa del turismo internazionale, dopo la scorsa estate condizionata dalle restrizioni anti-Covid, fanno confidare in un risultato sicuramente migliore rispetto al 2021, ma addirittura vicino agli ottimi numeri registrati nel 2019 “. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando i numeri degli arrivi nell’Isola, in particolare quelli forniti dai tre scali aeroportuali isolani, che hanno sommato oltre 110.000 arrivi tra Cagliari, Olbia e Alghero.
“Grazie ai progetti e agli investimenti della Giunta regionale – ha aggiunto il presidente Solinas – l’offerta turistica sarda si può proporre in maniera sempre più competitiva, completando una proposta complessiva che, andando oltre il ricco patrimonio paesaggistico e ambientale, sia caratterizzata anche da segmenti turistici che propongono tradizioni, cultura, storia, archeologia, enogastronomia. L’Isola deve valorizzare le sue peculiarità identitarie e rafforzare il suo forte richiamo nei confronti dei vacanzieri, affermandosi non più come meta preferita soprattutto per il mare, ma anche come luogo ideale per le vacanze fuori stagione. Solo così il turismo potrà diventare definitivamente un pilastro fondamentale della nostra economia”.
“Le vacanze pasquali sono state le prove generali in vista dell’imminente stagione estiva – ha evidenziato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Sono fiducioso perché le azioni promozionali fin qui intraprese dalla Regione, comprese le presenze ad alcune fiere dove abbiamo messo in vetrina le nostre offerte, confermano la Sardegna in cima alle preferenze dei turisti, italiani innanzitutto. Sono certo, però, che grazie ai numerosi collegamenti aerei dall’estero, oltre 100 su un totale di quasi 200 rotte dai tre scali sardi, nel 2022, il mercato internazionale sarà una fetta importante del flusso turistico verso l’Isola. Anche perché siamo sempre più competitivi anche nel turismo che non è esclusivamente balneare”.