In provincia di Nuoro le stufe a pellet rischiano di spegnersi nonostante il freddo di questi giorni. Il combustibile di biomassa compressa è infatti introvabile dopo la psicosi provocata da un messaggio vocale su WhatsApp, nel quale si preannunciava il blocco al oltranza dei tir nell’Isola, cosa che ha portato i consumatori a dare l’assalto alle materie prime, sia alimentari che non e ai distributori di benzina.
E mentre per il carburante l’allarme è rientrato, il pellet è diventato introvabile da qualche settimana nei negozi di settore nel capoluogo barbaricino: gli scaffali sono vuoti e gli approvvigionamenti non stanno arrivando. “Siamo dieci giorni che non riusciamo ad avere pellet dopo l’assalto dovuto a quel messaggio whatsapp – spiega un addetto alle vendite del negozio CFadda – Un tir pieno di pellet dovrebbe arrivare questo fine settimana ma non sappiamo se arriverà con certezza, vista anche la precaria situazione dei trasporti, e non sappiamo quale sarà il suo prezzo, che prima che terminassimo le scorte oscillava tra i 6,29 a 6.69 euro a sacco”.
Il pellet è introvabile non solo a Nuoro e nei paesi della provincia ma nell’intera isola, anche se il Nuorese subisce i disagi maggiori per via delle temperature più basse.
All’Eurostock il tendone bianco posizionato all’ingresso, che di solito ospitava le pedane di pellet, è desolatamente vuoto: “L’ ultimo tir con 30 pedane, che sono circa 2mila sacchi di 15 chilogrammi ognuno, è arrivato sabato mattina ed è finito nel giro di due ore – conferma una dipendente che si occupa delle vendite – L’ultimo prezzo di vendita è stato 6,90 euro al sacco ma ora non riusciamo a sapere quando arriveranno altre scorte e a quale prezzo, visto che quando l’offerta langue i prezzi arrivano alle stelle”. (ANSA).