Nel reparto di Medicina interna dell’ospedale San Martino di Oristano è ripresa l’attività ordinaria con il ricovero esclusivo di pazienti negativi al virus Sars Cov-2. L’acme della quarta ondata pandemica aveva costretto il presidio a modificare i propri assetti assistenziali e a suddividere il reparto in due aree, una delle quali dedicata ai pazienti Covid positivi.
Durante il periodo scorso, che si è protratto da gennaio fino a inizio marzo, sono transitati nell’area Covid del reparto di Medicina 61 pazienti, la maggior parte dei quali dimessi a domicilio guariti. I soggetti eleggibili ai trattamenti innovativi, come i farmaci antivirali e gli anticorpi monoclonali, sono stati sottoposti a queste terapie.
Nello specifico, sono stati quattro i pazienti a cui è stata somministrata la terapia monoclonale e 10 quelli che hanno beneficiato della terapia antivirale. Da precisare infatti che non tutti i pazienti Covid positivi, ma solo una ristretta parte di loro è candidabile a ricevere le terapie innovative, secondo criteri stringenti codificati dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco).
Dal 9 marzo, grazie allo sforzo organizzativo dei sanitari del reparto di Medicina del San Martino, in sinergia con il personale che si occupa del servizio logistica pazienti per gestire in maniera ottimale i posti letto, mettendo in rete i presidi ospedalieri della Sardegna e dell’Asl di Oristano, i pazienti affetti da Sars Cov-2 sono stati trasferiti in parte ai reparti di Ghilarza e Bosa, in parte presso altri ospedali della rete regionale Covid. Si è potuta così riprendere la piena operatività del reparto di Medicina interna per i pazienti no Covid, con la riapertura di tutti i 55 posti letto messi a disposizione della comunità.
Per ciò che riguarda le terapie con farmaci antivirali e monoclonali, la direzione Asl è ora impegnata a identificare sedi e percorsi idonei, alternativi al reparto di Medicina utilizzato finora, per proseguire in sicurezza il trattamento dei pazienti Sars-Cov2 positivi che possiedano i requisiti di eleggibilità previsti e richiesti dall’Aifa. (ANSA).