Cresce anche in Sardegna l’attività dei trapianti d’organo. Lo registra l’ultimo rapporto del Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di Sanità
Nel 2021 nell’Isola sono stati eseguiti complessivamente 75 interventi con un incremento del 27% rispetto al 2020. Più nel dettaglio nel 2021 si sono registrati 31 trapianti di rene, 37 di fegato, 5 di cuore e due trapianti combinati rene-fegato e rene-pancreas. Nel 2020 i trapianti sono stati invece 59: 26 trapianti di rene, 26 fegato, 5 cuore e un doppio trapianto di rene a cui si aggiunge un trapianto combinato rene-fegato.
Nel 2021 azzerate in Sardegna le liste d’attesa per il trapianto di fegato. In aumento anche il numero dei donatori utilizzati, ossia il numero dei donatori risultati poi idonei per il prelievo d’organo e che infine si sono concretizzati in almeno un trapianto: il dato passa da 26,2 donatori per milione di popolazione (PMP) registrato nel 2020 ai 34,7 del 2021, +8,5 che segna il quinto migliore incremento a livello nazionale là dove le regioni più forti registrano un trend in calo. Gli organi prelevati in eccedenza, trapiantati in altre regioni, sono stati in totale 29: 14 prelievi di rene, 13 fegato e 2 di cuore che l’Isola ha immesso nella rete nazionale dei trapianti.
“La Sardegna conferma la propria eccellenza nell’attività dei trapianti. L’aumento degli interventi su questo fronte, nonostante la pandemia, è un segnale importante che ci deve rendere tutti orgogliosi”, dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas che esprime soddisfazione per l’andamento registrato nel 2021. “Continueremo a dare tutto il sostegno possibile all’attività dei trapianti e a impegnare risorse, materiali ed economiche, affinché il nostro sistema sanitario possa continuare a crescere per garantire a tutti i sardi un’attività indispensabile da cui può dipendere la vita di tante persone”.
“I numeri dell’ultimo rapporto – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – riflettono il grande lavoro a tutto campo dal nostro Centro regionale trapianti, anche per la diffusione della cultura della donazione. La Sardegna cresce nella rete nazionale, ma anche nell’attività di rete interna alla nostra regione, con l’impegno di tutti i presidi sul fronte delle segnalazioni, un’attività preziosa e indispensabile che determina la capacità del nostro sistema sanitario di intercettare le possibili nuove donazioni. C’è ancora lavoro da fare, ma siamo sulla strada giusta verso l’obiettivo dei cento trapianti l’anno”.