Prende la via giudiziaria il caso di una giovane donna alla quinta settimana di gravidanza che ha perso il bambino dopo essere stata respinta dal Pronto soccorso ostetrico-ginecologico dell’Aou di Sassari perché priva dell’esito di un tampone molecolare.
Lei, Alessia Nappi di 25 anni, e suo marito Enzo chiedono giustizia e annunciano una denuncia in Procura nei prossimi giorni, forse già domani.
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Tutto è successo sabato scorso. “Siamo andati in clinica perché Alessia accusava dolori alla pancia e qualche perdita di sangue – racconta Enzo all’ANSA – All’ingresso un’ostetrica ha chiesto quali sintomi avesse e se avesse l’esito di un tampone molecolare per il Covid. Mia moglie – spiega – ha già fatto due dosi di vaccino e ha prenotato la terza, ma non aveva fatto nessun tampone prima di andare con urgenza in clinica. E’ statao chiesto di poterlo fare lì, ma non era possibile. Abbiamo aspettato 20 minuti nella sala d’attesa, mentre mia moglie continuava ad avere delle perdite. Poi l’ostetrica ci ha detto che aveva parlato con il medico e che, essendo al primo mese di gravidanza, in ogni caso non avrebbero potuto fare nulla. Ci ha detto di andare a casa, prendere una tachipirina e ripresentarci il lunedì con l’esito del tampone molecolare”.
“Nel parcheggio della clinica – prosegue – Alessia ha avuto forti dolori e sanguinava. Siamo arrivati a casa e lì ha avuto una forte emorragia. Ha perso il bambino che tanto desideravamo. È stata una cosa disumana, al Pronto soccorso mia moglie non è stata nemmeno vista da un medico. Ora vogliamo giustizia”.
Assistita dall’avvocato Gabriele Sechi, la coppia presenterà dunque una denuncia. Il caso approderà anche in Parlamento, dove il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, ha annunciato un’interrogazione: “Quanto accaduto al Pronto soccorso ostetrico di Sassari è di una gravità inaudita. Ogni responsabilità va accertata e presenterò doverosamente un interrogazione al ministro della Salute per capire se ci sono profili di responsabilità per quanto occorso”. (ANSA).