Sassari ha reso omaggio al Milite Ignoto. A un secolo dalla solenne sepoltura sull’Altare della Patria a Roma della salma del soldato ignoto caduto in guerra, la città gli ha dedicato un Consiglio comunale in seduta solenne e una cerimonia con la deposizione delle corone d’alloro davanti al monumento nel parco “Emanuela Loi”. È la conclusione di un percorso iniziato nel marzo di quest’anno, quando il Consiglio comunale votò all’unanimità per la concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Oggi, 17 novembre, le celebrazioni sono iniziate con la seduta solenne dell’Assemblea civica, alla quale hanno partecipato la prefetta Paola Dessì, il comandante della Brigata Sassari, il generale Giuseppe Bossa e il direttore del Museo storico della Brigata Sassari, il tenente colonnello Pasquale Orecchioni, che con il suo intervento ha ripercorso gli eventi principali del primo conflitto mondiale e messo in luce il contributo dato dalla Brigata Sassari per poi illustrare le vicende legate alla figura del Milite Ignoto.
Il Consiglio comunale è stato trasmesso in diretta streaming sul sito del Comune in modo che tutta la comunità potesse assistere. Il presidente Maurilio Murru, in apertura ha ricordato come il Milite Ignoto «rappresenti quei soldati a cui la guerra ha davvero negato tutto, persino il loro nome». E ha poi proseguito: «Al Milite Ignoto va reso un onore speciale per avere aperto con il suo sacrifico a quelle speranze di unità e di libertà ancora oggi vive». E ha concluso: «Oggi il Milite Ignoto rappresenta un monito, quel monito rivolto a tutte le giovani generazioni affinché non si ripetano gli errori del passato ma si promuovano azioni coese verso un progresso di giustizia e di comunità».
Nel suo intervento il sindaco Nanni Campus ha ripercorso la propria storia politica, così strettamente intrecciata con la tutela della Brigata Sassari e della sua storia, dall’intervento nel 1994 per la revoca del decreto che ne prevedeva la soppressione, alla modifica – nel 2000 da sindaco – del tracciato della metropolitana di superficie per salvare il “viale delle Rimembranze” di corso Vico. E nel citare le lodi del generale Diaz ai sardi della Brigata ha aggiunto:«Le radici, tanto più sono profonde e tanto più vanno alimentate. Con il ricordo del tanto che è stato fatto da pochi a favore di tanti».
La prefetta Paola Dessì ha scelto di attualizzare il ricordo del Milite Ignoto con un pensiero a chi dona la vita per la comunità, prima di tutto all’esercito, ma anche a tutte le forze di polizia, e ai molti i militi ignoti di oggi: i medici, gli infermieri e tutto il personale che lotta contro il coronavirus. Un pensiero, infine, per gli amministratori locali che ogni giorno affrontano le difficoltà della comunità cercando soluzioni.
Il generale Giuseppe Bossa, comandante della Brigata Sassari ha dichiarato: «Il Milite Ignoto, al di là dell’ambito e della simbologia militare, ci ricorda quanti, senza clamori, hanno fatto e fanno ogni giorno il proprio dovere, hanno donato e donano ancora oggi la propria vita per il bene della nostra comunità. E la Sardegna, che con la Brigata “Sassari” ha versato il più alto tributo di sangue alla causa della Patria, è l’emblema del sacrificio di un popolo per un’intera nazione, del sacrificio di soldati semplici che hanno saputo onorare al meglio il motto “Sa vida pro sa Patria”».
Il direttore del Museo storico della Brigata Sassari, il tenente colonnello Pasquale Orecchioni ha voluto ricordare come «il 2021 costituisce un’occasione non soltanto per riflettere sulle conseguenze provocate dalle guerre, ma anche per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per garantire alle generazioni successive il bene supremo della pace e della libertà».
A seguire, nel parco comunale “Emanuela Loi”, si è tenuta la deposizione delle corone d’alloro in onore del Milite Ignoto – cittadino onorario di Sassari. Alla cerimonia, aperta alla cittadinanza, hanno partecipato anche una rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’Arma e una dell’Istituto scolastico comprensivo Monte Rosello Alto. La cerimonia si è chiusa con un concerto della Banda musicale della Brigata Sassari.
Fino al 19 novembre, inoltre, la Brigata Sassari accoglierà i visitatori all’interno del Museo storico di piazza Castello. Gli ospiti potranno prenotare la visita guidata telefonando al numero 079.20851, oppure inviando una e-mail all’indirizzo: museo@bsassari.esercito.difesa.it. Incentrato prevalentemente sulla Prima guerra mondiale, il Museo è custode della storia e della memoria della Brigata Sassari. Le visite, della durata di circa un’ora, illustreranno i fatti d’arme di questa prestigiosa unità dell’Esercito Italiano, caratterizzata dal reclutamento prevalentemente regionale dei suoi soldati, consentendo la realizzazione di un interessante momento di approfondimento culturale e di riflessione.