“Il Covid ha cambiato la quotidianità di tutti. Una quotidianità fatta, per i bambini della scuola elementari e medie, di incontri con amichetti e coetanei, lezioni in presenza, lavori e giochi di gruppo, chiacchiere con il compagno di banco, interrogazioni in cattedra, compiti a scuola e a casa. Se qualcosa è rimasto, più o meno, lo stesso, tantissimo è stato trasformato dalle nuove misure anti contagio. Non tutti, però, si sono chiesti che tipo di impatto emotivo e psicologico abbia avuto l’epidemia sulla vita di ogni giovane studente, alle prese con cambiamenti più grandi di lui. L’obiettivo dì questa iniziativa di carattere sociale è quello di coinvolgere tutti i bambini e ragazzi e le famiglie a riorganizzare la vita sociale”. Lo dichiara il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alghero Christian Mulas, che presenta un progetto rivolto ai giovanissimi.
“Ci sono problemi, invece, complessi e delicati su cui non si può tacere. La fase del rientro alla normalità – sottolinea – non riguarderà solo il lavoro, la mobilità adulta, la vita sociale, gli aperitivi in compagnia. Riguarda la condizione di milioni di bambini e bambine che per lunghi mesi (ancora non sappiamo quanto) non solo hanno perso la scuola ma hanno anche perso la strada, i giardinetti, lo sport in compagnia, gli amici e le prime fughe di autonomia in bici. Chiusi in casa. Sono stati attraversati dall’ignoto e invisibile virus e da un bombardamento informativo, sentito di scorcio o nelle parole dei genitori, sul morire da soli dei nonni, sulle mascherine come nascondimento. La noia e la solitudine hanno accompagnato fantasie e pensieri contorti”.
“Ma alcuni indicatori già possono farci comprendere le strade educative possibili per un ritorno a scuola e alla vita sociale dei nostri bambini. Penso che serva un “patto educativo territoriale” In cui scuola, famiglie, enti locali, società civile, associazioni del tempo libero e di vita, della cultura, costruiscano un continuum coordinato di esperienze e pratiche da offrire ai bambini per ritornare alla vita. Sarebbe peregrino pensare solo alle classi e ai programmi”.
“Una volta conclusa la campagna vaccinale – aggiunge -, sarebbe bello poter ripartire proprio da loro, dai bambini e dai ragazzi, con un grande evento all’aperto, con giochi e sport, ma anche educatori e professionisti del settore, che possano aiutare i più giovani a ritornare ad una socialità sana, in cui riconoscere sé e l’altro. Il tutto rispettando ovviamente le prescrizioni di sicurezza che dovessero ancora essere in vigore”.
“Un evento così da coinvolgere anche le associazioni sportive, che tanto fanno per i nostri ragazzi. Proprio per questo ho già iniziato un dialogo e una collaborazione con l’Amatori Rugby Alghero, che anche questa volta si è dimostrata sensibile e disponibile, conscia dell’importanza che lo sport ha nello sviluppo dei più giovani. Anche le associazioni di volontariato verranno coinvolte, oltre all’Amministrazione, che darà il suo contributo a supporto delle attività. Dobbiamo dare un segnale importante ai più giovani, tornare ad occuparci anche di loro e non lasciarli soli”, conclude Mulas.