Con il decreto dello scorso 31 marzo dell’Assessore della difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, la Regione Sardegna ha aggiornato il regolamento delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale alle norme forestali recentemente introdotte con una Legge regionale.
Le Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale (PMPF), attraverso l’imposizione del vincolo idrogeologico, intendono prevenire le denudazioni, la perdita di stabilità ed il turbamento del regime delle acque in conseguenza di contrastanti forme di utilizzazioni a carico dei terreni di qualsiasi natura e destinazione, tra cui i terreni boscati. Le PMPF consistono in norme tecniche che si applicano in ambito vincolato idrogeologicamente, per le pratiche selvicolturali, pastorali ed agronomiche, e contengono anche la definizione delle sanzioni da applicarsi nel caso delle violazioni di tali norme di utilizzo.
“Si tratta – ha precisato l’assessore Lampis – di buone norme d’uso selvicolturale, agronomico e pastorale e per altri usi del suolo relativi a terreni di qualsiasi natura e destinazione, che, per la loro speciale ubicazione, natura, giacitura e vulnerabilità, siano sottoposti a vincoli, così da evitare dissesti idrogeologici: per esempio, perdita di stabilità dei terreni e turbamento del regime delle acque”.
“Le Pmpf sono anche norme di buona pratica forestale per i boschi non soggetti a vincolo idrogeologico e si applicano a boschi e pascoli appartenenti ad enti pubblici che non siano dotati di un piano forestale particolareggiato. Attraverso l’imposizione del vincolo idrogeologico – ha proseguito l’assessore Lampis – si intende prevenire le denudazioni, la perdita di stabilità e il turbamento del regime delle acque a causa di diverse forme di utilizzazione di terreni di qualsiasi natura e destinazione, come i terreni boscati”.
Diverse le differenze rispetto alle PMPF precedenti: dall’adeguamento alla legge forestale regionale delle procedure autorizzative e di comunicazione, nonché della definizione di bosco su cui applicare le prescrizioni, all’introduzione del silenzio-assenso per tutti i regimi autorizzatori, dall’introduzione del divieto di transito veicolare anche sportivo, comprese le biciclette nei suoli forestali e nei sentieri all’interno dei boschi aventi acclività superiori al 35%, alla disciplina dell’estensione delle singole superfici di taglio dei boschi e del pascolo in bosco.
Le Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale introducono anche la possibilità di ripetere le lavorazioni agrarie nei sistemi agro-silvo-pastorali senza una previa comunicazione ed eliminano le prescrizioni d’uso desuete. I suddetti punti non sono esaustivi della complessiva nuova impostazione delle PMPF, che troveranno piena applicazione con l’aggiornamento dei relativi procedimenti sulla piattaforma regionale SUS per le imprese ed i privati oltre alla nuova modulistica per l’utenza.