«Come state, state migliorando?» E ancora: «Vi vedo più in forze. Oggi sono qui per salutarvi e darvi la benedizione». Così nella tarda mattinata di oggi, l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, ha saluto dalle finestre, che si affacciano sulle terrazze del secondo e terzo piano di Malattie infettive, alcuni dei pazienti ricoverati per Covid-19. E la visita dell’alto prelato sassarese è stata una vera e propria sorpresa per pazienti e operatori. Una visita che ha preso il via con la benedizione del quadro dedicato a Nostra Signora del Buon Cammino, donato a Malattie infettive a settembre dal gremio dei Viandanti di Sassari.
La visita dell’arcivescovo a Malattie infettive, la seconda in questo anno di emergenza sanitaria dopo quella di aprile in occasione della Pasqua, è stata gradita e colma di significato. Un’occasione per ricordare la solennità dell’Immacolata Concezione che si celebrerà domani, 8 dicembre.
L’arcivescovo, accompagnato dal professor Sergio Babudieri e dai cappellani, ha seguito un percorso in sicurezza sui terrazzi esterni alle stanze della struttura che ospita 39 pazienti. Con un walkie talkie, portato all’interno del cappellano delle Cliniche don Paolo Mulas, l’arcivescovo ha dialogato con operatori e pazienti, ha impartito la benedizione e pregato con loro la Vergine. Carichi di emozione e commozione i dialoghi che l’arcivescovo ha tenuto con i degenti, incoraggiandoli ad andare avanti. Tanti lo hanno ringraziato e sottolineato il ruolo fondamentale svolto dal cappellano, diventato per loro e per gli operatori un sostegno e un punto di riferimento.
«Vogliamo ringraziarla – ha detto il direttore di Malattie infettive, professor Sergio Babudieri – in particolare per la sua disponibilità a far visita alla nostra struttura. Una sua presenza qui che non era per niente scontata».
«Il mio grazie va a voi – ha risposto l’arcivescovo – per l’accoglienza e per il servizio reso da tutti gli operatori sanitari».
«Ci sono tanti pazienti e tanti operatori che – ha sottolineato il commissario dell’Aou di Sassari Antonio Spano – hanno bisogno di una parola di vicinanza e di conforto e, per fortuna, c’è.
«Stanno tutti facendo anche più del loro dovere. Abbiamo ricevuto la grande solidarietà delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Brigata Sassari. Un grande gesto di supporto, anche queste non sono cose scontate. Nel momento del bisogno tutti hanno dato il loro contributo. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio per stare vicino ai pazienti, soprattutto in momento difficile come questo», ha concluso il commissario.
Prima della visita ai degenti, l’arcivescovo ha benedetto il dono dei Viandanti per Malattie infettive: il quadro che riporta una fotografia della Madonna del Buon Cammino scattata da Francesco Dettori ad agosto, durante la festività solenne del Gremio. Un gesto di attenzione e gratitudine nei confronti di tutta la realtà ospedaliera che compie sacrifici straordinari in tempo di pandemia.
«È un piccolo segno di attenzione e di affetto – ha detto Cristian Zedda, segretario del gremio – perché l’immagine del miracoloso simulacro di Nostra Signora del Buon Cammino possa portare speranza in una corsia di ospedale così ricca di sofferenza».
Il quadro, portato dal cappellano don Paolo Mulas che ha indossato tutte le protezioni indispensabili per l’accesso a un reparto Covid, è stato posizionato nel corridoio del reparto, al secondo piano della palazzina di Malattie infettive.