I problemi della Cobec partono da lontano

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Lo sciopero dei dipendenti SES è solo l’ultimo tassello di problematiche che si trascinano ormai da anni. Cambi di gestione, sindacati e proprietari continuamente seduti ai tavoli per discutere. Una storia che parte quasi tre anni fa.

Tutto nasce nell’ottobre 2016, dall’esigenza della società COBEC srl, con amministratore e socio Rinaldo Carta, di dover cedere la gestione di ventuno punti vendita  alla società milanese consortile Consorzio Europa, già fornitrice delle merci da circa un anno a COBEC.

Quindi viene fondata la Supermercati Europa Sardegna (SES), di cui il Consorzio Europa è proprietaria e tramite l’articolo 2112 del codice civile prende in fitto i negozi e i contratti di 166 lavoratori.

In questo passaggio, la SES si prende carico di tutte le spettanze ed eroga in accordo con la CGIL, la CISL e la UIL, dilazionando in 72 rate, il Rol e le ferie, decurtando del 25% la somma dovuta ad ogni lavoratore, e la retribuzione di settembre 2016, il tutto con un accordo all’EBT (Ente Bilaterale Territoriale).

Nel luglio 2017, la SES dichiara il primo stato di crisi, che si conclude ad agosto dello stesso anno con la restituzione a COBEC di cinque punti vendita e che la società farà gestire a una società di sua appartenenza, la Capri srl. Insieme ai supermercati, vengono assorbite anche 27 persone.

A gennaio 2018, la SES chiede un accordo di prossimità ai lavoratori per cercare di risollevare o quantomeno tamponare l’andamento negativo dell’attività. Viene firmato l’accordo che prevedeva, per tre anni, il dimezzamento delle ferie e  la rinuncia della metà della quattordicesima mensilità, mentre l’altra metà sarebbe stata erogata in buoni spesa del valore di 50 euro in proporzione al tipo di contratto.

La SES prosegue nella gestione, ma a giugno dello stesso anno dichiara un altro stato di crisi. La Consorzio Europa cede a COBEC le quote societarie e Rinaldo Carta divenne il nuovo amministratore delegato della SES.

Con lo stato di crisi ancora in essere, fa la sua comparsa la MB Group srl, società di outsourcing, che tramite l’articolo 1406 del codice civile prende in appalto tutto il personale dell’azienda, che subisce, oltre al congelamento della quattordicesima mensilità dell’anno corrente, anche il demansionamento dei livelli terzo e quarto.

Il 31 marzo MB Group rescinde il contratto di appalto con SES e dal primo aprile i lavoratori tornano a fare parte della Supermercati Europa Sardegna.

Perciò Carta, in qualità di amministratore, convoca le organizzazioni sindacali e i lavoratori, dichiarando apertamente la situazione drammatica in cui volge l’azienda. Propone un cambio di CCNL peggiorativo per i lavoratori, con la quattordicesima cancellata, la tredicesima pagata in buoni pasto, il taglio del Rol, il blocco degli scatti di anzianità, la mancata restituzione del livello che spetta ai dipendenti e il blocco dei forfettari ai referenti. Condizioni che i sindacati non accettano.

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