La Corte d’Appello di Milano ha disposto la scarcerazione con l’obbligo di firma di Cecilia Marogna, la manager arrestata, su mandato di cattura internazionale emesso dal Vaticano, lo scorso 13 ottobre. Le indagini sulla donna, accusata di peculato per distrazione di beni e appropriazione indebita aggravata, rientrano in quelle che il Vaticano sta conducendo sulle operazioni finanziarie condotte dall’ex cardinale Angelo Becciu, quando ricopriva la carica di Sostituto per gli Affari generali, il terzo ruolo più importante all’interno del Vaticano.
L’autorità giudiziaria vaticana sta indagando su bonifici per un totale di 500mila euro, che la donna avrebbe ricevuto dalla Santa Sede per operazioni segrete umanitarie in Asia e Africa, e che, quasi per la metà, sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di beni di lusso, tra cui 12mila euro per una Poltrona Frau, 8mila da Chanel e 2.200 da Prada.